Ci sono molte comodità che diamo per scontate, non conoscendone l’origine e l’evoluzione che hanno avuto nella storia: una di queste riguarda sicuramente le porte di ingresso.

Gli studiosi affermano che i primi tentativi di costruzione di una vera e propria porta d’ingresso risalgano a tempi antichissimi e vedono coinvolti i popoli mesopotamici.

Inizialmente avevano una forma molto rudimentale volta alla chiusura dell’ingresso ed erano composte da una semplice pelle di animale che proteggeva l’interno della abitazione. La prima traccia scritta dell’esistenza e dell’uso delle porte risale addirittura al periodo dell’Antico Egitto. Alcuni geroglifici risalenti al 3000 A.C., riportano infatti simboli che ritraevano porte a una o due ante: nella maggior parte dei casi si trattava di “porte metaforiche” che indicavano il passaggio dal mondo terreno al mondo spirituale dopo la morte.

L’uomo nel corso della storia si è sempre ingegnato costruendo oggetti e utensili che migliorassero la sua condizione, anche in base alle necessità legate a particolari condizioni climatiche. L’invenzione dei telai ad esempio è nata nelle località particolarmente umide, in cui il legno aveva la tendenza a deformarsi. Ad un certo punto si è iniziato ad incastrare dei pannelli in cornici rettangolari e ad usare dei perni che permettessero di aprire e chiudere le ante, gettando così le basi del meccanismo delle porte che conosciamo al giorno d’oggi.

Le grandi civiltà conosciute per le opere di ingegneria e per le grandi innovazioni hanno ovviamente dato un grande contributo anche nel campo delle porte. Dobbiamo, ad esempio, agli Antichi Egizi l’introduzione delle serrature; ai Greci l’idea di porte singole, doppie, triple e persino scorrevoli, mentre dobbiamo ringraziare i Romani per il miglioramento delle serrature, costruite in modo tale da renderle più resistenti ai tentativi di forzatura grazie all’introduzione di chiavi così piccole da poter essere trasportate al collo come collane, messe in tasca o racchiuse in anelli.

Una volta che l’aspetto pratico e funzionale delle porte era stato ottimizzato da queste popolazioni, ai posteri è invece rimasto il compito di pensare alla loro decorazione.

Nel rinascimento gli ingressi erano decorati e lavorati con legni pregiati quali il noce, il cipresso o il castagno. Il ricorso a questi artistici intarsi aveva anche un risvolto sociale, indicando la ricchezza e la raffinatezza delle case signorili. Le abitazioni di coloro che avevano meno possibilità invece spesso non erano neanche dotate di porte di ingresso.

Un altro momento decisivo è stato il 1700 quando le porte iniziarono a diffondersi anche nei ceti meno abbienti e venne introdotto l’uso della porta interna all’abitazione. L’alta borghesia continuò ad utilizzare materiali di pregio e decorazioni elaborate, mentre la maggioranza del popolo usufruì della sola funzione divisoria senza aggiungere caratteristiche voluttuarie.

Oltre alle possibilità economiche, ciò che influì maggiormente fu il diverso gusto estetico tra i vari Paesi europei: in Italia prevalse la diffusione di porte d’ingresso elaborate e ricche di abbellimenti, mentre le porte interne rimasero semplici ed essenziali; in Francia e in Germania invece gli architetti proposero, all’opposto, porte interne lavorate con materiali preziosi e portoni esterni molto più lineari. Dopo questo excursus sulle porte tipiche della tradizione europea vale la pena nominare, per la loro influenza, quelle di una popolazione lontana sia geograficamente che culturalmente: il Giappone. 

Durante il XVII secolo nell’arcipelago nipponico si diffusero le porte Fusuma, molto conosciute ed utilizzate anche oggi. Si tratta di porte scorrevoli con una struttura semplice e lineare in legno arricchite da una decorazione su carta o tessuto.

Al giorno d’oggi abbiamo porte di ogni materiale e misura, con caratteristiche che le rendono dei veri e propri gioielli tecnologici. Basti pensare ai vari modelli che ci sono in commercio e agli accessori che possono essere inseriti per integrarli nei più avanzati sistemi di domotica.

Ora, quando ogni mattina inserirete le chiavi nella serratura della porta di casa, non potrete non pensare a questo viaggio nella storia dai tempi più remoti fino ai giorni nostri e alla grande evoluzione che ha subito la porta, di pari passo con la storia umana.

Credits: iStock.com/ESezer

Come ti senti?

0
0
0
0

Ti potrebbe piacere