Gli open space sono degli ampi spazi abitativi dove, grazie all’assenza di pareti e muri, due o più stanze sono unite tra loro.

Questo tipo di organizzazione è sempre più utilizzata perché consente di sfruttare al meglio ogni centimetro quadro delle case, creando ambienti funzionali ed esteticamente gradevoli.

I maggiori vantaggi riguardano l’illuminazione e il risparmio energetico. Un edificio con un open space infatti, non avendo muri, permette una migliore diffusione della luce, del calore e del raffreddamento. In questo modo si avrà uno spazio luminoso e con una temperatura costante, condizioni da cui si trarrà un beneficio anche dal punto di vista economico.

Attenzione a non confondere il concetto di open space, con quello di loft o monolocale, infatti questa progettazione architettonica può essere utilizzata sia nelle abitazioni private che negli uffici.

Come arredare un open space: consigli utili

Nella maggior parte dei casi avere un open space bello e funzionale è solo questione di organizzazione.

Che si abbia a disposizione un salone ampio o una stanza di più ridotte dimensioni, è bene pensare alle attività che vi si vogliono svolgere. Se ad esempio si è deciso di unire la sala da pranzo, il salotto e la cucina si devono disporre i mobili in modo che ogni ambiente abbia il suo spazio ben delimitato anche senza la presenza di muri.

Un altro elemento divisorio che non prevede muratura sono le porte scorrevoli. Per non perdere luminosità si possono utilizzare in vetro: in commercio ne esistono veramente di moltissimi modelli, colori e finiture. Oltre ad essere una soluzione che non snatura un open space, costituisce una buona opzione decorativa con cui rendere più elegante lo spazio.

Negli appartamenti, in cui è presente un open space, è utile considerare anche il tipo di impiantistica da utilizzare. È consigliato optare per il riscaldamento a pavimento per evitare l’inutile ingombro di caloriferi a parete che impatterebbe in maniera negativa sull’estetica.

Quando si dispone di soffitti particolarmente alti, l’idea di sfruttare anche lo spazio verticale risulta efficiente. La costruzione di strutture soppalcate ne è un ottimo esempio ed particolarmente utilizzata per creare stanze da letto senza togliere spazio al resto della casa.

L’illuminazione: uno dei punti di forza dell’open space

Un ambiente luminoso fa sicuramente vivere meglio i momenti che si trascorrono in casa o in ufficio. Uno dei maggiori vantaggi dell’open space è proprio quello di offrire la possibilità di avere molta luce se gli spazi sono ben sfruttati.

L’illuminazione è considerata dagli architetti, non più solo come un elemento funzionale ma, come parte integrante dell’arredamento e del design.

Nel caso di un open space può davvero fare la differenza ed aiutare a creare spazi separati e ben distinti tra loro. Per questo è decisivo pensare ai vari punti luce da collocare. Devono essere un numero sufficiente a contribuire ad un ambiente luminoso senza però essere eccessivi perché rischierebbero di stancare la vista e di creare un effetto showroom poco adatto alle abitazioni private o agli uffici.

Nel caso degli appartamenti si possono creare diversi angoli, ognuno con lampadari e intensità luminosa diversa. Basti pensare al gradevole effetto di una stanza molto grande in cui dei piccoli faretti illuminano l’angolo cottura, dei bei lampadari fanno capolino su un ampio tavolo da pranzo, mentre luci più diffuse e meno stancanti per gli occhi creano un rilassante angolo lettura.

La disposizione dei mobili

Avere uno spazio senza muri può essere un’arma a doppio taglio e il rischio maggiore è quello di non sfruttarlo al meglio, riempiendo ogni angolo e creando di conseguenza un effetto caotico. Questo avrebbe il paradossale risultato di far sembrare più piccolo, buio e chiuso l’open space.

È opportuno quindi studiare al meglio la struttura valutando anche eventuali soluzione irregolari.

Cucina e soggiorno in un unico spazio

La forma di open space più diffusa nelle case moderne prevede l’unione di cucina, soggiorno e sala da pranzo.

Si tratta sicuramente di una organizzazione pratica e funzionale. Il segreto sta nel creare continuità senza ingombrare la stanza con troppi oggetti e creando ambienti distinti tra loro.

Per questo motivo è importante progettare spazi che mantengano ognuno la propria natura e funzionalità. Vengono in aiuto non solo l’arredamento ma anche le carte da parati, i muri colorati, i soprammobili, le piante e le sopracitate porte scorrevoli che possono aiutare a creare aree distinte anche senza l’intervento di costruzioni in muratura.

Gli stili di arredamento più utilizzati per un open space sono il moderno, il vintage e l’industriale. Per dare continuità si consiglia di sceglierne uno ed utilizzarlo sempre, anche mantenendo una scala cromatica coerente.

Uffici negli open space: consigli per arredare al meglio

Anche negli uffici si sta diffondendo l’utilizzo di open space che rappresentino un vantaggio dal punto di vista economico e del rendimento lavorativo.

Oltre al risparmio dei consumi, avere un ambiente aperto favorisce lo scambio tra colleghi, la possibilità di creare un gruppo di lavoro coeso e una maggiore collaborazione.

Ci sono però dei possibili aspetti negativi da considerare quando si arreda un ufficio in un grande open space: l’assenza di privacy e un ambiente asettico.

Nel primo caso si può pensare di creare dei piccoli spazi anche utilizzando separé in vetro o in plexiglass perché venga tutelata la riservatezza.
Per evitare un ambiente freddo si possono introdurre piante e offrire la possibilità ad ogni lavoratore di portare oggetti personali. Un ulteriore aspetto interessante è quello di ricavare un ampio spazio dedicato alle pause caffè con divani e poltrone per permettere di avere dei momenti di relax senza dover uscire dall’ambiente lavorativo.

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