Nel panorama del design contemporaneo sta emergendo con forza un trend che, pur avendo già conosciuto momenti di popolarità in passato, oggi ritorna in una veste rinnovata e più sofisticata: l’effetto materico. Una soluzione che porta con sé freschezza e innovazione, capace di trasformare superfici e oggetti in esperienze sensoriali che uniscono vista e tatto.

Un linguaggio inedito e coinvolgente
L’effetto materico consiste nell’utilizzo di texture e finiture che riproducono materiali come legno, pietra, cemento, tessuti e metalli; per dare profondità e realismo a ciò che prima era percepito come piatto e uniforme. Se negli anni ‘60 si erano intrapresi i primi approcci di applicazione, oggi la ricerca tecnologica e le scelte estetiche lo rendono di più facile attuazione. Rappresenta la risposta al desiderio di autenticità: in un mondo dominato dal digitale, il richiamo a superfici che sembrano “vive” restituisce calore, personalità e valore distintivo.
Come viene realizzato e dove si applica
L’effetto materico nasce dall’incontro tra innovazione e ricerca estetica: superfici stampate o laminate che ricreano venature e rilievi, lavorazioni a goffratura e incisione che donano tridimensionalità, vernici e trattamenti speciali capaci di restituire la sensazione di legno spazzolato, cemento grezzo, pietra naturale o metallo ossidato.
Il risultato è una superficie che appare e si percepisce come un materiale reale, ma che conserva tutti i vantaggi della produzione contemporanea in termini di durabilità, manutenzione e leggerezza.
Proprio per questa sua versatilità, l’effetto materico trova applicazione in moltissimi contesti: dal design di interni al packaging di lusso, dalle superfici architettoniche fino alla stampa e alla comunicazione di brand.

L’effetto materico nelle porte d’ingresso
Nel mondo delle porte d’ingresso, l’effetto materico rappresenta oggi una delle innovazioni più interessanti. Non si tratta soltanto di una finitura estetica, ma di una tecnologia applicata ai rivestimenti che permette di coniugare design e performance.
Grazie a pannelli laminati, rivestimenti polimerici di nuova generazione e lavorazioni a rilievo, le superfici delle porte riescono a riprodurre in maniera estremamente realistica venature del legno, sfumature della pietra o texture industriali come il cemento. La differenza rispetto al passato è che oggi queste finiture non sono solo belle da vedere e da toccare, ma anche altamente resistenti a graffi, urti, raggi UV e agenti atmosferici.
Questo consente di avere porte che mantengono prestazioni strutturali elevate (isolamento termico e acustico, sicurezza anti-effrazione) senza rinunciare alla personalizzazione estetica. Inoltre, l’effetto materico amplia la libertà progettuale: chi costruisce o ristruttura può scegliere texture calde e naturali per contesti residenziali classici, oppure superfici materiche più moderne e minimal per architetture contemporanee. Molto spesso la porta d’ingresso diventa parte integrante della facciata dell’edificio, grazie all’omogeneità dello stile e del materiale utilizzato.
In questo modo, la porta d’ingresso diventa un elemento di rappresentanza: non più solo un varco funzionale, ma un vero e proprio segno distintivo che racconta l’identità della casa e di chi la abita.