Il Wabi Sabi è uno stile d’arredamento che affonda le sue radici nella filosofia giapponese, celebrando l’imperfezione, la transitorietà e l’autenticità. In un mondo dove la perfezione e la novità sono spesso idolatrate, il Wabi Sabi ci invita a trovare la bellezza nei difetti e ad apprezzare la semplicità e la naturalezza. Scopriamo alcuni consigli e idee per adottare lo stile Wabi Sabi nel proprio arredamento e trasformare la casa in un’oasi di pace e serenità.
Semplicità e imperfezione
Il cuore del Wabi Sabi risiede nella semplicità: è essenziale ridurre il superfluo e adottare un approccio minimalista, selezionando pochi arredi significativi e funzionali, come un tavolo di legno grezzo o una lampada in carta di riso, mantenendo così linee pulite e design essenziale.
L’imperfezione è celebrata attraverso la selezione di oggetti fatti a mano che mostrano artigianalità e unicità, caratterizzati da superfici irregolari e smaltature disomogenee che conferiscono ad ogni pezzo un carattere speciale.
Integrare pezzi vintage aggiunge ulteriore carattere e profondità agli ambienti: una credenza d’epoca o una poltrona usurata possono diventare elementi centrali in uno spazio Wabi Sabi.
I materiali naturali
Il Wabi Sabi predilige materiali che richiamano la natura e il passare del tempo, come le crepe che troviamo nella ceramica, i nodi nel legno o le superfici levigate dall’uso.
Ecco alcuni dei materiali comunemente impiegati in un arredamento Wabi-Sabi:
- Legno naturale: preferito nella sua forma più grezza dove troviamo venature visibili e finiture non perfette, il legno naturale viene impiegato in particolare nei mobili, nei pavimenti e nelle travi a vista.
- Ceramica: è spesso imperfetta, con crepe e irregolarità che ne esaltano la storia e l’unicità, rendendola perfetta per la realizzazione di accessori come ciotole, vasi e piatti. La tecnica di Kintsugi, che consiste nella riparazione della ceramica attraverso una pasta mescolata con la polvere d’oro, è un esempio di come le imperfezioni possono essere celebrate nel Wabi Sabi.
- Metallo: materiali come il ferro e l’ottone, spesso in finiture patinate o arrugginite dal tempo, contribuiscono a donare un aspetto più vissuto e autentico agli accessori e ai supporti per mobili.
- Carta: la carta giapponese, come il washi, è apprezzata per qualità e texture, risultando perfetta per rivestire pareti ed elementi decorativi come lampade e tendaggi.
- Lino e cotone: i tessuti naturali dai colori neutri, come il lino e il cotone, vengono scelti per la loro semplicità e l’aspetto rilassato che conferiscono a cuscini, tende e tappeti.
- Pietra: sia naturale che grezza, la pietra aggiunge robustezza e durevolezza per la realizzazione di pavimenti, muri e piani di lavoro.
- Sabbia e terra: sono elementi naturali che evocano semplicità e purezza, spesso impiegati in piccoli dettagli decorativi come nei vasi e nelle decorazioni.
Palette di colori: tonalità ispirate alla natura
La palette di colori del Wabi Sabi è ispirata alla natura e gioca un ruolo cruciale nel creare l’atmosfera tranquilla e contemplativa tipica di questo stile.
Tonalità neutre e terrose come beige, grigio chiaro, marrone e bianco sporco sono molto comuni poiché riflettono la semplicità e la naturalezza, creando uno sfondo che mette in risalto la bellezza delle imperfezioni.
Il Wabi Sabi si ispira alla natura, quindi è comune vedere tonalità che riprendono le trame del legno, della pietra e dell’argilla. Anche colori come il verde salvia, il blu grigio e il rosa terracotta vengono spesso utilizzati per evocare un senso di tranquillità e connessione con l’ambiente circostante.
L’accento è posto sulla bellezza del tempo che passa, perciò le tonalità dei materiali appaiono leggermente sbiadite o patinate. Sebbene il Wabi Sabi favorisca tonalità tenui, è possibile introdurre leggeri contrasti attraverso materiali e texture differenti, come un tappeto con una leggera sfumatura più scura rispetto al pavimento, o cuscini in tonalità diverse rispetto ai mobili. Questi contrasti dovrebbero essere sottili e non dominanti, per non interrompere l’armonia cromatica dei diversi ambienti.
Illuminazione soft e naturale
La luce gioca un ruolo fondamentale nel creare un vero ambiente Wabi Sabi; quando possibile, è consigliabile utilizzare fonti naturali mentre, per l’illuminazione artificiale, si preferiscono lampade che emettono una luce calda e soffusa. Le lanterne di carta, le candele e le lampade con paralumi in tessuto possono contribuire a creare la giusta atmosfera intima e rilassante.
Decluttering e spazi vuoti
Il Wabi Sabi apprezza il decluttering e gli spazi vuoti. Quest’ultimi non sono solo aree non arredate, ma momenti di respiro visivo che conferiscono equilibrio e armonia, ottenuti liberando gli ambienti da oggetti inutili e concentrandosi su pochi elementi significativi che raccontano una storia.
L’importanza della porta d’ingresso in un arredamento Wabi Sabi
Nel Wabi Sabi, la scelta di una porta semplice e naturale è essenziale per mantenere l’armonia del design interno della casa. Dovrebbe essere realizzata con materiali come il legno grezzo e presentare un design minimale e pulito. Le imperfezioni sono accolte e apprezzate, mentre i colori neutri o terrosi contribuiscono a conferire un aspetto sobrio e armonioso. Dettagli artigianali possono aggiungere unicità e carattere, riflettendo la serenità del proprio spazio.
La porta di ingresso, quindi, non è solo un elemento funzionale, ma anche simbolico: rappresenta un passaggio verso un ambiente che riflette la filosofia Wabi Sabi, dove l’attenzione è rivolta alla qualità dei materiali e alla loro bellezza piuttosto che alla perfezione estetica.
Adottare lo stile d’arredamento Wabi Sabi significa abbracciare una filosofia di vita che valorizza la bellezza nell’imperfezione e nella transitorietà. È un invito a vivere in armonia con la natura e a trovare pace e serenità nelle piccole cose. Con questi consigli, è possibile trasformare la propria casa in un santuario di semplicità e autenticità, dove ogni imperfezione racconta una storia e ogni dettaglio è un tributo alla bellezza del tempo.